Istituzione della Consulta Università

Il Consiglio Comunale si è ritrovato quest’oggi ed ha deliberato l’istituzione della Consulta Università

——————–

Il Consiglio Comunale

premesso che

  • in occasione della seduta della Commissione consiliare “Politiche del Lavoro, Sviluppo economico, Università e Ricerca”, tenutasi il 5 dicembre 2011 e interamente dedicata all’audizione dei rappresentanti degli studenti, dei dottorandi e dei ricercatori delle Università e delle Accademie milanesi, è emersa l’esigenza di realizzare una sede di contatto diretto e di confronto stabile tra gli Organi comunali e le citate figure universitarie delle rispettive Istituzioni milanesi, con le seguenti finalità:
    • comprendere i bisogni e le esigenze, in rapporto alla vita nella città di Milano, delle diverse componenti presenti nelle Istituzioni partecipanti alla Consulta e conoscerne le proposte, anche attraverso un tavolo di confronto e di programmazione, per sottoporle all’attenzione dell’Amministrazione comunale;
    • favorire la conoscenza reciproca tra le Istituzioni, promuovere una forma di sinergia tra le realtà universitarie e accademiche milanesi ed una condivisione con i cittadini delle attività, degli eventi e dei temi della ricerca attraverso la creazione di un network;
    • sviluppare le tematiche connesse alle problematiche emergenti, nella vita quotidiana, dai rapporto tra studenti, dottorandi e ricercatori e la città, con i suoi servizi e le sue strutture: disponibilità alloggiative, mobilità, sistema delle biblioteche, convenzioni con strutture museali e impianti sportivi, rapporti con il mondo del lavoro, ecc.;

atteso che:

  • l’Amministrazione, consapevole del ruolo svolto dal sistema degli Atenei e delle Accademie che rende Milano attrattiva a livello internazionale, non solo in termini di immagine e di prestigio, ma anche di sviluppo culturale, sociale ed economico, si propone non solo di favorire e facilitare ma anche di aftivare direttamente iniziative e progetti che diano risposte alle esigenze e ai problemi delle varie componenti interne del mondo della formazione universitaria e accademica;
  • la costituzione di una Consulta cittadina, i cui componenti siano espressione delle predette figure del mondo universitario e accademico milanese, appare strumento di partecipazione idoneo al fine di rendere stabile e costante il rapporto e lo scambio di idee e progetti con le Istituzioni Universitarie e dell’alta formazione;
  • la Consulta, nell’ambito della propria autonomia, potrà invitare e coinvolgere nei propri lavori altre figure assimilabili a quelle già interessate […];
  • la Consulta potrà altresì istituire tavoli di lavoro su tematiche specifiche, avvalendosi dell’apporto di altri rappresentanti degli studenti, dei dottorandi e dei ricercatori, nonché di quello di esperti appositamente individuati;

considerato che:

  • l’art. 16 del vigente Statuto del Comune di Milano tra le forme di consultazione popolare prevede l’istituto della Consulta dei cittadini e dispone al comma 1 che “Il Consiglio istituisce consulte di cittadini …….. (omissis) …….., per ambiti e materie specifici determinando i criteri della loro composizione.”, stabilendo al successivo comma 2 che “Le Consulte sono nominate dal Sindaco e composte da membri designati da enti o organismi cittadini, da associazioni di cui all’art. 7 dello statuto e dalle organizzazioni sindacali e di categoria operanti nei settori di competenza della consulta”;
  • le consulte, ai sensi del comma 3 del citato art. 16 “… concorrono alla programmazione degli interventi relativi ai settori di loro competenza”, anche attraverso il rilascio, ai sensi dell’art. 27 del Regolamento per l’attuazione dei diritti di partecipazione popolare, di pareri su proposte dell’Amministrazione che rientrano negli ambiti e nelle materie di loro competenza, sulla base di quanto stabilito dalla deliberazione istitutiva;
  • l’istituto della Consulta cittadina è disciplinato dall’art. 27 del Regolamento per l’attuazione dei diritti di partecipazione popolare, che al comma 1 recita “Le Consulte cittadine […] (omissis) […], sono composte da un numero dispari di membri non inferiore a 7 e non superiore a 15, determinato con delibera del Consiglio comunale”;

dato atto che:

  • la partecipazione alla Consulta non dà diritto ad alcun compenso, ai sensi e per gli effetti del menzionato art. 27, comma 5, del Regolamento;
  • le richieste di far parte della Consulta da parte degli Enti universitari e accademici interessati, presentate al Presidente del Consiglio comunale, saranno sottoposte all’esame della competente Commissione conciliare per la determinazione dei requisiti di ammissibilità, secondo quanto disposto dal comma 3 dell’art. 27 del Regolamento;
  • la Consulta sarà costituita da 11 membri effettivi e da 22 membri supplenti;
  • ciascuna Istituzione presenterà la propria candidatura tramite il Rettore o il Presidente che, su proposta delle rappresentanze delle figure coinvolte presenti nell’ateneo o accademia, indicherà il membro effettivo e segnalerà due nominativi delle figure rimanenti che parteciperanno, senza diritto di voto alle sedute della Consulta e, in caso di assenza o impedimento del membro effettivo, avranno funzione di primo e secondo membro supplente;

visti

delibera

  1. di istituire la Consulta cittadina degli studenti, dei dottorandi e dei ricercatori delle Università e delle Accademie milanesi, riconosciute ai sensi dell’art. 10. primo comma del D.L. n. 580/1973, convertito con Legge n. 766/1973, e con sede legale nei Comune di Milano;
  2. di stabilire che la Consulta sarà composta da 11 componenti effettivi e da 22 supplenti, scelti dal Sindaco previo espletamento delle procedure di cui ai commi 2 e 3 dell’art. 27 del Regolamento per l’attuazione dei diritti di partecipazione popolare che prevedono, tra l’altro, l’esame della competente Commissione conciliare circa i requisiti di ammissibilità alla Consulta;
  3. di stabilire altresì che i soggetti designati dagli Atenei e dalle Accademie saranno scelti tra gli appartenenti ad una delle figure di cui al punto 1) e avranno funzione di componenti effettivi; le restanti figure potranno comunque partecipare, senza diritto di voto, alle sedute della Consulta e, in caso di assenza o impedimento del membro effettivo, avranno funzione di primo e secondo membro supplente;
  4. di dare atto che la partecipazione alla Consulta sarà a titolo gratuito;
  5. di attribuire alla Consulta, nell’ambito delle attività ordinarie e straordinarie previste a norma di Regolamento, i seguenti compiti:
    • formulazione pareri obbligatori, non vincolanti, sulle deliberazioni concernenti: la realizzazione di iniziative a sostegno del sistema integrato del capitale umano, lo sviluppo dei rapporti con le Università e le Accademie sulle tematiche dell’accoglienza e del sostegno ivi comprese le iniziative sugli alloggi;
    • predisposizione di parere facoltativo, su richiesta dell’ Amministrazione, sulle delibere riguardanti le seguenti tematiche: lo sviluppo di progetti innovativi ed iniziative nel campo dell’alta formazione, sviluppo di progetti innovativi nell’ambito della promozione del lavoro e dell’impresa, la realizzazione di iniziative finalizzate alla circolazione, attrazione e valorizzazione dei talenti;
    • partecipazione anche con funzioni consultive, su richiesta dell’Amministrazione, alla predisposizione delle proposte di deliberazione riguardanti servizi e interventi di interesse diretto per le categorie rappresentate;
    • formulazione proposte su temi e questioni rientranti nelle materie di cui ai punti precedenti;
  6. di predisporre sul sito web del Comune di Milano una apposita sezione dedicata ai lavori della Consulta, dove verranno pubblicate le convocazioni e quando disponibili i verbali delle sedute, nonchè la documentazione integrale che verrà trattata nelle sedute al fine di allargare il più possibile la partecipazione via web degli studenti. Tutta la documentazione relativa alla Consulta verrà inviata ai membri unicamente via mail in un’ottica “carta zero”;
  7. di dare atto che la Consulta, nell’ambito della propria autonomia, potrà invitare e coinvolgere nei propri lavori altre figure assimilabili a quelle già interessate […] e potrà istituire tavoli di lavoro su tematiche specifiche, avvalendosi dell’apporto di altri rappresentanti degli studenti, dei dottorandi e dei ricercatori, nonchè di quello di esperti appositamente individuati;
  8. di dare altresì atto che la Consulta avrà durata di 2 anni dalla data di nomina del Sindaco e alla scadenza sarà rinnovata secondo la procedura indicata dall’art. 16 dello Statuto.

Lascia un commento