Lettera al Presidente della CRUI

La lettera non è poi stata spedita perché nel frattempo il MIUR è uscito con un comunicato stampa in cui riferiva che il testo era da “ritenersi del tutto superato”. Fatto sta che quello schema di decreto legge, il Ministro, lo ha scritto… E poi superato da che cosa? Nello strumento e/o nel contenuto?

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Email inviata a tutti i docenti del Politecnico di Milano ed ai destinatari qui sotto:

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A: Stefano Paleari

Cc: Maria Chiara Carrozza; Gian Antonio Stella; Corrado Zunino

Gentile Rettore Paleari e Presidente della CRUI,

le scrivo per avere un suo possibile commento relativamente allo schema di decreto legge su istruzione, università e ricerca presentato al Consiglio dei Ministri dell’8 novembre scorso, del quale elenco solo alcuni punti a mo’ di esempio (le sottolineature sono le mie):

• organizzazione delle università, ivi compresi gli organismi preposti, in conformità al principio di autonomia delle università medesime sancito dall’articolo 33 della Costituzione, al fine dell’eliminazione di sovrapposizioni e duplicazioni di competenze, con esclusione delle norme in materia di contabilità;
• contributi universitari, con la revisione del rapporto con il finanziamento pubblico e la definizione di limiti ai contributi e alla possibilità di aumento degli stessi, anche in rapporto alle condizioni economiche dello studente e della famiglia;
• abilitazione scientifica nazionale, con la revisione delle regole di funzionamento delle commissioni e dei criteri di valutazione e l’introduzione di meccanismi volti a contenere il numero dei partecipanti e degli abilitati;
• ricercatori e assegnisti di ricerca, con la riduzione del numero di figure e l’introduzione di maggiore flessibilità nella selezione;

Il motivo di tale richiesta è che le discussioni, le critiche e le osservazioni andrebbero svolte, come sembrerebbe ovvio, per tempo e non a giochi fatti e decisioni prese, per cui è importante conoscere quali siano le opinioni dei principali organismi coinvolti.

Cortesemente le chiedo solo, se avrà modo di rispondere, di non farlo per frasi fatte, affermazioni di circostanza o ragionamenti sui massimi sistemi, ma nel merito di quanto scritto nello schema di decreto.

Cordialmente,

Maurizio Zani (membro del CdA del Politecnico di Milano)