Come contrastare i fenomeni corruttivi nella PA

L’ateneo ha organizzato un incontro, svoltosi questa mattina e a cui ho partecipato, dal titolo

“Come contrastare i fenomeni corruttivi nella Pubblica Amministrazione:
Etica, Legalità e Cultura”

e che si inserisce tra le azioni previste dal Piano triennale di Prevenzione della corruzione del Politecnico di Milano. I relatori dell’incontro, introdotti dal prorettore del Politecnico di Milano prof. Donatella Sciuto e dal Direttore Generale dott. Graziano Dragoni,  sono stati

  • Laura Boella, professore ordinario di Filosofia Morale presso l’Università degli Studi di Milano
  • Giulia Perrotti, Procuratore aggiunto presso la Procura della Repubblica di Milano – Capo del II Dipartimento delitti contro la Pubblica Amministrazione e riciclaggio connesso, truffe a danno dello Stato o di altro Ente pubblico e/o finalizzate al conseguimento di erogazioni pubbliche,  reati ambientali ed edilizi
  • don Luigi Ciotti, Presidente dell’Associazione Libera e Gruppo Abele

——————–

Di seguito alcune note basate sugli appunti del sottoscritto

Donatella Sciuto: introduzione

  • 2012: viene istituito il Codice etico
  • 2016: viene istituito il Comitato etico della ricerca
  • serve un cambio di atteggiamento culturale
  • principio fondamentale, chiedersi: “è vergognoso ciò che sto facendo?”. Se la risposta risulta “no, è trasparente” allora va bene

Graziano Dragoni: introduzione

  • quanto la procedura anti-corruzione ci ha semplificato/migliorato la vita?
  • 5 aree di rischio:
    • acquisizione e progressione del personale
    • affidamento di lavori, servizi e forniture
    • servizi per gli studenti
    • provvedimenti ampliativi sulla sfera giuridica dei destinatari con economici diretti
    • contratti conto-terzi, partecipazioni e attività commerciali
  • azioni:
    • rotazione degli incarichi/commissari
    • nomina della commissione dopo il termine del bando
    • formazione e audit
  • l’ANAC (Autorità Nazionale Anti-Corruzione) sottolinea come la politica debba essere più coinvolta sul tema
  • dobbiamo interpretare il concetto di responsabilità sociale nel lavoro di ogni giorno

Laura Boella: “Fai la cosa giusta. Giudizio e responsabilità nei tempi bui dell’etica”

  • Atene, 399 d.C.: Socrate condannato per empietà e corruzione non si sottrae alla condanna
  • è necessario parlare di etica, anche se talvolta il farlo corrisponde ad un blocco dell’etica
  • si fa il bene solo se si conosce la differenza tra bene e male
  • patire un torto è meglio che commetterlo, per evitare di introdurre il male nel mondo (male che quindi va combattuto)
  • meglio la disarmonia col mondo che con sè stessi (l’etica è un rapporto col proprio io), non dobbiamo fare eccezioni per noi stessi (serve orgoglio e coraggio)
  • le scelte etiche devono scatenare emozioni
  • risposte solite
    • “che male c’è?”
    • “perché io no?”
    • “così fan tutti…”
  • l’evasione fiscale non colpisce emotivamente (anche se c’è un indiretto danno fisico); sono questi tipi di comportamenti che uccidono la sensibilità sociale

Giulia Perrotti: “L’efficacia della prevenzione e della repressione quali strumenti di contrasto alla corruzione”

  • criticità e punti di forza del sistema legislativo
  • oggi la corruzione ha significativi riflessi sull’economia del Paese, sull’intera collettività
  • legge 190/2012 (Severino) per contrastare la corruzione, con l’introduzione di nuove figure di reato
  • nei 1900 piani anti-corruzione analizzati dall’ANAC si denota un sostanziale atteggiamento di adempimenti burocratici da compiere senza entrare nel merito del tema
  • DL 39/2013 sull’incompatibilità
  • la rotazione degli incarichi è cosa diversa dall’ingerenza della politica nell’amministrazione

don Luigi Ciotti: “La corruzione come sonno delle coscienze e furto di bene comune”

  • l’esistenza di ognuno di noi trova senso nella condivisione e responsabilità
  • il cambiamento parte da noi, e la via maestra è la cultura
  • serve impegno costante di responsabilità, educare alla responsabilità e responsabilità all’educare
  • abbiamo 6 milioni di analfabeti (Tullio de Mauro)
  • l’unità di misura dei rapporti umani sono le relazioni
  • dato educativo fondamentale: cogliere il bello che c’è, fare emergere le positività
  • dietro il concetto di legalità ci sono le bandiere di tutti; la legalità non è un valore, ma un mezzo per raggiungere la giustizia
  • l’etica è il nutrimento della democrazia
  • non confondiamo il peccato (è una caduta) con la corruzione (è indurre allo sbaglio)
  • vi sono 4.6 milioni di abitanti in Italia in povertà assoluta, 8 milioni in povertà relativa
  • legge 185/1990 regola la vendita delle armi tricolore; ultimamente sono triplicate
  • la speranza è di tutti, o non è speranza

——————–

Una domanda che ho posto ai relatori:

“Sono Maurizio Zani, membro del Consiglio di Amministrazione di questo Ateneo. Mi sono piaciuti i termini richiamati quest’oggi di responsabilità e positività, e all’interno di questi vorrei porre una domanda. Da buon ingegnere, per ogni operazione valuto non solo il guadagno, l’efficacia e l’efficienza, ma anche il rapporto costi/benefici; ho però la percezione (per usare un eufemismo) che vi sia uno sbilanciamento in taluni aspetti del sistema legislativo/normativo (vuoi gli acquisti, o le incompatibilità, giusto per citare due esempi) a favore di aspetti quali la colpevolezza preventiva e la correttezza formale piuttosto che elevare a valore la responsabilità soggettiva e il controllo a posteriori. Sono concetti che in modo simile ho sentito richiamati anche dal sostituto procuratore del tribunale di Monza dott. Walter Mapelli in un incontro qui svoltosi un paio di anni fa. E’ anche la vostra percezione? Ne avete esempio nei vostri rispettivi ambiti?”

Giulia Perrotti:

  • procedere in un’ottica sostanziale, non solo formale
  • eliminare alla radice le potenziali forme di corruzione, tutelare anche l’immagine e l’apparenza

Laura Boella:

  • presumere la colpevolezza preventiva ci fa distogliere l’attenzione dal reale problema
  • importanza in questo tema del “sì” e del “no”, non del “forse”

don Luigi Ciotti:

  • come cittadini dobbiamo sentire la corresponsabilità
  • 3 parole che denotano il disagio: conformismo, sfiducia, ribellione

 

2 commenti su “Come contrastare i fenomeni corruttivi nella PA”

  1. Grazie di condividere queste informazioni che sono di fondamentale importanza per capire le dinamiche di funzionamento e ciò che è lo spirito regolatore della PA, sono nozioni interessanti!

    Rispondi
  2. Ricordo che l’attuale Papa e il precedente presidente degli Stati Uniti d’America si sono esposti personalmente e con coraggio per richiamare all’attenzione di tutti i politici e di tutti gli italiani che il fenomeno corruttivo italiano era il primo combattimento da affrontare per un Italia migliore. Combattere il problema dovrebbe essere un richiamo alle armi, in Italia, non un dialogare pacifico. Mi sbaglio?

    Rispondi

Lascia un commento