Leggi della robotica

Le leggi della robotica relative ai robot dotati di un cervello [positronico] si ritrovano nei racconti di Isaac Asimov, e possono essere così enunciate

  1. Un robot non può recar danno a un essere umano o consentire che un essere umano riceva un danno.
  2. Un robot deve obbedire a ogni ordine dato da un essere umano, purché ciò non contrasti con le leggi precedenti.
  3. Un robot deve proteggere la propria esistenza, purché ciò non contrasti con le leggi precedenti.

In uno dei suoi romanzi viene inoltre aggiunta una quarta legge, che per importanza  e precedenza potremmo chiamare legge zero , così enunciata (di seguito in rosso come verrebbe poi modificata la prima legge)

  1. Un robot non può recar danno all’umanità o consentire che l’umanità riceva un danno.
  2. Un robot non può recar danno a un essere umano o consentire che un essere umano riceva un danno, purché ciò non contrasti con la legge precedente.
  3. Un robot deve obbedire a ogni ordine dato da un essere umano, purché ciò non contrasti con le leggi precedenti.
  4. Un robot deve proteggere la propria esistenza, purché ciò non contrasti con le leggi precedenti.

Il pericolo di una legge simile è che la prima legge possa essere violata (e quindi un essere umano venga ucciso) nel caso in cui il robot riscontri un pericolo (opinabile) per l’umanità.

 

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