Questa mattina ho avuto l’occasione di partecipare ad uno di un ciclo di seminari in memoria di Adriano Morando (ex alumno e docente del Politecnico di Milano, scomparso prematuramente il 5 ottobre del 2013) sul tema Scienza e filosofia, dal titolo
“Tempo: natura e direzione”
Questi i temi trattati e gli ospiti relativi
- Antonio Savini – Direttore del Centro di ricerca per la storia della tecnica elettrica presso l’Università degli Studi di Pavia: “Un ricordo di Adriano Morando“
- Renato Pettoello – Professore di Storia della Filosofia presso l’Università degli Studi di Milano: Introduzione
- Fabio Alberto Schreiber – Professore emerito di Sistemi di elaborazione delle informazioni presso il Politecnico di Milano: “Ma il tempo è un tempo reale?“
- Giovanni Valente – Docente di Logica e filosofia della scienza presso il Politecnico di Milano: “Freccia del tempo“
Di seguito alcune note basate sugli appunti del sottoscritto
- Antonio Savini
- la filosofia si è allontanata dalla scienza; la scienza si è frammentata, e ancor più la tecnologia
- i settori scientifici disciplinari (SSD) sono “stretti”
- Morando era persona generosa ed entusiasta, appassionato divulgatore, lontano dai commerci; era uomo d’altri tempi, che non viveva NEL passato, ma viveva IL passato
- suo libro “La teoria di Maxwell”
- San. Agostino: i tempi sono 3, ma passato e futuro vivono nel presente. Senza memoria non vive il passato, senza attesa non vive il futuro
- Renato Pettoello
- il tempo non esiste, è un’illusione
- esiste un tempo più vero degli altri?
- il presente è percezione
- la realatà non è unica
- Fabio Alberto Schreiber
- natura, materializzazione e rappresentazione del tempo
- il tempo è collegato agli eventi naturali ciclici, le eccezioni generano superstizioni
- Aristotele è il primo a dare al tempo una dignità autonoma, è l’aspetto numerabile del moto, introduce un prima e un dopo, relaziona passato e futuro
- Democrito: il tempo non è creato, e l’evoluazione è una trasformazione di stati
- San. Agostino: il tempo è una percezione soggettiva, solo il presente è reale
- Kant: spazio e tempo sono 2 modalità dell’intuizione a priori che consentono giudizi sintetici
- Newton/Leibniz: il tempo è un’entità assoluta/relativa
- Einstein: il tempo è una variabile locale
- Boltzmann: esistono fenomeni irreversibili associati alla freccia del tempo
- Rovelli: il tempo non esiste
- ogni sistema digitale ha come cuore il clock, che scandisce gli eventi; è soggetto ad errori; i clock logici/fisici sono discreti/continui
- la sincronizzazione è necessaria per stabilire relazioni causa-effetto
- [ITA] tempo; [ENG] time, weather, tens
- Galton: la logica temporale nella teoria della conoscenza vs l’ingegneria del software
- Allen: tra le entità temporali vi sono istanti (1 relazione) e intervalli (13 relazioni, di cui 6 simmetriche)
- principio del terzo escluso e di non contraddizione
- Reichenbach & Snodgrass: controllo tra linguistica & basi di dati
- la logica modale è preferita a quella standard
- Giovanni Valente
- compenetrazione profonda tra scienza e filosofia
- freccia del tempo, da Arthur Eddington (1928); il suo divenire (asimmetria) e il suo verso (orientazione)
- raggiutno l’equilibrio termodinamico, il tempo perde la freccia
- gradiente di entropia come elemento fondante della freccia del tempo
- la freccia del tempo a livello macro e micro
- Clausius: il calore è una forma di energia
- estendere il risultato di Clausius per processi adiabatici a un processo qualsiasi
- il tempo non è una variabile esplicita in termodinamica
- Boltzmann (1872) dimostra col teorema H il secondo principio della termodinamica, ma… Loschmidt (1877) pone l’obiezione di reversibilità
- Nature (1894): derivare un’equazone irreversibile da una microdinamica reversibile
- la relazione tra micro- e macro-stati è di molti a uno (vedi permutazioni)
- equilibrio vs massima entropia vs disordine
- Boltzmann: l’equilibrio, in meccanica statistica, è uno stato fluttuante, ma… Zermelo (1894) pone l’obiezione di ricorrenza
- Boltzmann (1895): i due versi del tempo sono indistinguibili per l’universo