Arroganza
Quante volte l’arroganza, continua ed eterogenea, col suo metodo preclude il dibattito sul merito.
…faccio collezione di attimi
Quante volte l’arroganza, continua ed eterogenea, col suo metodo preclude il dibattito sul merito.
In tutto ciò che attiene ad aspetti della burocrazia, quel che non serve è in qualche forma dannoso.
Vi sono variabili endogene ed esogene che affiancano una candidatura: tra le prime il valore della persona riconosciuto dagli elettori (il soggetto) e il programma che egli propone (il futuro), tra le seconde la storia di contesto (il passato) e gli altri candidati in lizza (il presente).
Una discussione può richiedere anche toni accesi, che se sinceri (mai offensivi) son da preferire a quelli pacati e servili.
Talvolta sarebbe utile poter esprimere due voti: la guida e il controllo.
“Dove” e “come” vanno a braccetto, a metà strada tra diritto e rispetto.
La passione non si insegna, si trasmette, ma non si instilla.
L’utilizzo di uno strumento di misura perturba la misura stessa, sia nelle scienze fisiche così come nelle scienze sociali, tendendo ad allineare la misura o il misurato allo strumento.
La denigrazione dell’avversario denota, oltre che mancanza di rispetto, debolezza nella propria proposta politica.
Perché una proposta sia ritenuta ragionevole devono essere riconosciute competenza e rispetto, non l’una senza l’altra.
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