STEM in the City 2019

Domani pomeriggio avrò l’occasione di presentare parte del lavoro che il laboratorio ST2 di sperimentazione didattica (che coordino) sta svolgendo all’interno dell’iniziativa STEM in the City, promossa dal Comune di Milano – in collaborazione con importanti realtà del settore pubblico e privato e il sostegno delle Nazioni Unite – per diffondere la cultura delle STEM, rimuovere gli stereotipi culturali che allontanano le ragazze dai percorsi di studio nelle materie tecnico-scientifiche, ridurre il divario di genere nelle carriere e nelle professioni STEM.

A tal proposito il mio intervento si intitola

“Superare lacune e misconcetti: l’apprendimento (felice) della fisica”

e si svolgerà lunedì 29/04/2019 alle ore 17:00 presso l’Aula Rogers del Politecnico di Milano. Di seguito l’abstract dell’intervento

Il laboratorio ST2 di sperimentazione didattica del Dipartimento di Fisica del Politecnico di Milano si propone di studiare e sperimentare nuove metodologie e tecnologie didattiche in ambito universitario (ma non solo) nell’insegnamento della fisica (ma non solo), valorizzando la molteplicità di interazioni possibili tra lo studente (Student) e il docente (Teacher).

Tra i progetti che il laboratorio sta seguendo e analizzando ve ne sono due che verranno presentati e condivisi:

– “Highlight misconceptions in Physics“, finanziato dall’associazione T.I.M.E. (Top Industrial Managers for Europe) – il progetto mira a identificare e superare i più significativi e diffusi malintesi mostrati dagli studenti in relazione alle loro conoscenze di base di fisica. Il progetto è stato sviluppato e coordinato dal Politecnico di Milano, in collaborazione con la Doshisha University di Kyoto [JAP], la Bauman Moscow State Technical University [RUS] e l’Università degli Studi di Trento [ITA]. Individuati i misconcetti, vengono analizzati e sviluppati video sperimentali ad hoc, che vengono poi condivisi con filosofia aperta e gratuita OER (Open Education Resources) sul canale YouTube del laboratorio.

– “Peer learning“, in collaborazione con l’Universitat Oberta de Catalunya [ESP] – La modalità di peer learning affianca la didattica tradizionale, e per mezzo di questionari svolti online e facendo utilizzare agli studenti i propri dispositivi quali smartphone, tablet, o pc in una filosofia BYOD (Bring Your Own Device) consente da un lato di verificare quale sia lo stato di comprensione degli argomenti trattati, dall’altro di mostrare come tale comprensione possa migliorare dopo che gli studenti (suddivisi in piccoli gruppi) abbiano avuto la possibilità di discuterne tra loro ed eventualmente cambiare la risposta precedentemente fornita al quesito.

Oltre che mostrare tali metodologie didattiche, verranno presentati i principali risultati di apprendimento ottenuti: sperimentare e analizzare…

Che dite, siete pronti a verificare in aula come individuare i misconcetti e migliorare l’apprendimento della fisica?

Enjoy with Physics!

Vi aspettiamo quindi alla presentazione; per iscriversi collegarsi a questo link.

——————–

Di seguito le slide che verranno mostrate e qui il link per scaricarle, anche se non si possono scorrere i video che ho utilizzato all’incontro

Lascia un commento